Cosa c’è da sapere sulle ernie/protrusioni vertebrali? Miti e realtà di una problematica che è molto frequente e spesso comunicata in modo errato dal mondo medico.
In una medicina che purtroppo punta solo sui referti dell’indagine strumentale ( Rm ) avere da gestire pazienti preoccupati e impauriti per le loro ernie lombari è all’ordine del giorno. Cosa ci dice la letteratura scientifica per gestire al meglio questa problematica?
Per prima cosa chiariamo cosa sia una protrusione e un’ernia. Spesso c’è poca chiarezza su questo eppure è importante sapere che le protrusioni sono compressioni del nucleo verso l’anello fibroso del disco che non crea però danni, sono veramente comuni. L’ernia invece rompe l’anello fibroso e fuoriesce all’esterno o parzialmente o totalmente. Le ernie che escono dall’anello vengono nel tempo ”asciugate” fisiologicamente dal nostro organismo ecco perché il trattamento chirurgico non deve essere la prima scelta, la strada della riabilitazione dovrebbe essere la prima soluzione da prendere in considerazione. Il grosso problema delle ernie è quando comprimono il nervo e creano limiti funzionali lungo il decorso del nervo sulla gamba.
Stare tranquilli, le protrusioni sono una problematica molto comune che colpisce gente di tutte le età, spesso può anche essere asintomatica e in situazioni di dolore può anche non essere la causa principale della problematica alla vostra schiena. Solo una valutazione globale lo può dire. Nel 97% dei casi comunque si risolve con totale recupero funzionale e dei sintomi con un programma riabilitativo conservativo ( = fare fisioterapia specifica e esercizi mirati).
Non faccio la visita medica quindi? Quella va benissimo e un parere medico è sempre ben accetto, se troverete un professionista serio sarà il primo ad indicare della terapia farmacologica e di fare riabilitazione al più presto.
Tornerò come prima? Il medico mi ha detto che non potrò correre, è vero? Il recupero dopo un problema del genere è completo se si ha la voglia di intraprendere un percorso riabilitativo completo ( che non vuol dire tante sedute ma di fare le cose sensate e nei giusti tempi). Nei casi dove il nervo viene compresso il decorso è più lungo ma se la compressione non ha causato danni ( cosa veramente rara) anche in questi casi si torna funzionalmente integri e senza sintomi invalidanti. Lo sport può essere ripreso, anche chi ama correre deve provare un rientro al mondo del running , la giusta esposizione e una supervisione del piano di allenamento faranno la differenza per poter rientrare a fare sport. Le frasi che sentenziano il divieto assoluto di un qualcosa sono spesso azzardate.
RIASSUMENDO: Esemplificare il dolore alla schiena dei nostri pazienti con un solo esame strumentale è riduttivo. come prassi dovrebbe sparire. Le problematiche di protrusioni e ernie sono di alta frequenza. Finalmente la gestione non chirurgica viene scelta come intervento di riferimento. Fare confusione tra dolore alla schiena e protrusione è molto comune e spesso avviene quando manca una visita completa al paziente ma viene vista solo la sua risonanza magnetica. Il recupero da tale problematica è spesso completo e permette un ritorno allo sport.
